In una calda notte d’estate giunsero alla sua porta due nuovi
visitatori: il primo dai tratti così scimmieschi, che da subito fu più facile accostarlo
ad una bestia della foresta che ad un essere umano, il secondo bello come un
principe, dall’avvenente presenza fisica e dai bellissimi occhi blu.
Con il loro arrivo il castello fu circondato da uno strano
incantesimo: Carlito, l’Apache, e Fernando, il leone di Pamplona, avrebbero
dovuto spezzarlo imparando ad amarsi e farsi
amare prima che la prima foglia di autunno avesse toccato terra.
Ma per due creature così diverse, dalle opposte fattezze e dagli
altrettanto distanti approcci tecnici, non è stato certo facile, avvicinarsi,
comprendersi, realizzarsi.
La coppia infatti, ha un inizio difficile, non ingrana tanto da
meritarsi l’ignominioso appellativo di “flop players”. I due attaccati di
livello, chiesti dal guardiano del castello, Antonio Conte, non convincono, ma
soprattutto non segnano: l’esito delle amichevoli estive è deludente e i sudditi
iniziano ad interrogarsi “Saranno davvero due flop di mercato?”.
La Bestia è insofferente, sbuffa, stanca degli allenamenti
troppo duri, prova a giustificare l’assenza di goal parlando di ritmi troppo incalzanti.
La Bella è lenta, macchinosa e sembra affermare con eccessiva facilità il
teorema secondo cui i calciatori spagnoli, date le enormi differenze tra il
loro ed il nostro campionato, non riescono ad adattarsi pienamente ai nostri
schemi e ad esprimere il proprio valore.
E proprio quando tutti iniziavano a perdere le speranze, la
Bella e la Bestia cominciano ad avvicinarsi, e l’atmosfera nel castello inizia
a cambiare: entrambi costretti a partite di grande sacrificio, iniziano a scoprire nuovi pregi l’uno dell’altro, il
dialogo diventa a poco a poco più fluido, l’armonia più completa. La coppia
corre torna indietro verso il centrocampo per ricevere palla, la difende, tiene
sempre d’occhio i movimenti dei compagni. “La nostra intesa migliora di partita
in partita”dichiara lo spagnolo.
Ma è nella soleggiata cornice del regno del Livorno, che l’intesa
raggiunge il suo compimento,e finalmente sboccia l’amore: la coppia da il
meglio di sé, perfettamente integrata negli schemi di Conte.
La Bella, Fernando Llorente, per la bellezza e l’ incantevole
semplicità del gesto tecnico con cui confeziona il goal viene addirittura
paragonata a Van Basten: il paragone in effetti sembra piuttosto azzardato, ma
in questo goal forse ci ha fatto ricordare i centravanti di una volta. L’assist
che confeziona per Tevez poi è un’altra gemma della corona del suo pomeriggio
da Re. Dunque non è solo bello! Arrivato a parametro zero rappresenta il
miglior investimento in termini di rapporto qualità-prezzo. E’ stato molto
bravo ad aspettare il suo momento, ha lavorato bene, si è sacrificato e con
pazienza ha dimostrato il suo valore. Ha ancora un largo margine di miglioramento,
ma potrà colmarlo soprattutto con il suo impiego nelle gare di coppa. Per
fortuna solo gli idioti non cambiano mai idea, e Conte ha capito, meglio tardi
che mai, che Llorente ,sebbene lontano dai suoi schemi di gioco, poteva
rappresentare un valore aggiunto.
E insieme a lui, la Bestia, Carlos Tevez: il suo apporto alla
squadra è straordinario, in grado di abbinare qualità e quantità (assist e
goal). Fa da raccordo tra centrocampo e attacco, per questo è stato un acquisto
basilare per la squadra bianconera. E’l’ irrinunciabile, e accanto a lui
ruotano i più in forma, i più utili.
La Bestia non potrà certo trasformarsi, come succede nella
fiaba, in uno splendido principe, ma quello che sta dimostrando, anche a
livello di professionalità, lo rende certamente un personaggio regno di un trono:
come potrebbe essere altrimenti per chi deve onorare “quella” maglia numero 10.
Il vero amore, ha finalmente spezzato l’incantesimo, e
tutti sudditi esultano dalla gioia.
La Juventus sembra aver trovato il suo attacco titolare: coppia
che all’inizio tutti auspicavano, alla quale in molti non hanno creduto, e che
è diventata una delle grandi armi dell’armata bianconera. Dopo la vittoria di
Livorno, la Juve ha conquistato la vetta della classifica, la coppia è stata riconfermata
anche nella partita contro il Copenaghen, anche se in questo caso più che la
bravura, ha aiutato una certa testardaggine, la voglia di continuare il sogno
europeo. Un applauso alla Bella e alla Bestia, il loro contributo è stato
importante anche per mettere un altro mattoncino per il passaggio del turno,
anche se questa favola ha avuto un altro indiscusso protagonista: Re Arturo
Vidal.
Ma questa è un’altra storia… e muoio dalla voglia di
raccontarvela.
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