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lunedì 18 novembre 2013

L'EVOLUZIONE DI FRANCESCO TOTTI: DA TREQUARTISTA A "FINTO NUEVE"

Parlare di Francesco Totti è fin troppo facile.

Il Pupone, "THE KING OF ROME 1976", è semplicemente un calciatore incredibile (su questo sono d'accordo perfino molti tifosi Laziali).

230 gol in 543 parite si commentano da soli, Totti è l'esempio di calciatore moderno, che ha occhi ovunque e che negli anni ha saputo modificare il suo ruolo non perdendo mai di vista il suo vizio preferito: "IL GOL".

Andiamo ad analizzare l'evoluzione tattico - calcistica di questo fantastico campione,  partendo dagli inizi della sua carriera:

                                                 1993 -1996 DA MAZZONE A LIEDHOLM    




 L'esordio di Totti in Serie A avviene a 16 anni, il 28 Marzo 1993, grazie a Vujadin Boskov che lo inserisce nei minuti finali di Brescia - Roma.
La stagione successiva con Mazzone in panchina, Totti colleziona 8 presenze, la prima da titolare il 27 febbraio 1994. Mazzone sin da subito capisce che si tratta di un grandissimo giocatore facendolo adottare "calcisticamente" dal Capitano di allora, Giuseppe Giannini.
Nella stagione 1994-1995, Francesco sigla il suo primo gol in serie A (con il Foggia) ed è il primo sostituto in attacco (Balbo e Fonseca sono i titolarissimi).
Nonostante ciò, Totti colleziona 21 presenze, ricoprendo spesso il ruolo di seconda punta o in situazioni disperate di trequartista dietro le due punte.
Nel 1995-1996 garantisce alla sua Roma 28 presenze spesso da titolare, facendo intravedere lampi della sua immensa qualità calcistica; lanci illuminanti per Abel Balbo e grande concretezza sotto porta.
Nella stagione 1996- 1997, il suo maestro Carletto Mazzone lascia la panchina ad un altro Carlo: Carlos Bianchi.
L'allenatore Argentino non vede di buon occhio il talento di Porta Metronia e lo relega spesso ad un ruolo di comprimario tantochè avallò la sua cessione in prestito alla Sampdoria.
Ma per fortuna della Roma e di Francesco, Carlos Bianchi viene esonerato prima di compiere lo scempio e al suo posto subentra Nils Liedholm, l'eroe del 2° scudetto.
Il Barone cerca di salvare la stagione della Roma, preservando e tutelando la classe di Totti, che sfiorirà negli anni successivi e per tutto il resto della sua carriera sempre e solo con la maglia gialorossa...

       1997 -2004 CON ZEMAN BASI DA CAMPIONE CON CAPELLO "FUORICLASSE"

               

 La stagione 1997-1998  Vede il passaggio del Boemo Zeman Zdenek sul panchina giallorossa.
Zeman stravede per Totti e lo ritiene il punto cardine della sua Roma.

Fatica, gradoni,fase offensiva e 4-3-3, queste sono le idee del Boemo, che getterà le basi per far diventare Totti il campione qual è.

LA TATTICA:


 Totti con Zeman gioca in un ruolo anomalo per lui, attaccante di Sinistra con compiti prettamente offensivi e con l'obbligo di accentrarsi per provare il tiro di destro.
Ma Totti nei due anni Zemaniani non segnerà solo di destro: in questi due anni accresce la sua potenza fisica, dispensa assist continui per i suoi compagni e in tutto segna 30 gol in 70 partite.

Conclusosi il biennio con Zeman, sulla panchina della Roma arriva Fabio Capello.

Il tecnico Friuliano nonostante sia un grande estimatore del 4-4-2, vista la qualità degli esterni della Roma (Cafù e Candela), dispone la squadra con un granitico 3-4-1-2, dove Totti è il trequartista pronto a lanciare le due punte (Montella - Delvecchio, Batistuta- DelVecchio l'anno dello scudetto) e ad inserirsi negli spazi sfuttando le sue immense qualità realizzative:




Totti con questo modulo di gioco si esalta e diventa uno dei giocatori più forti del mondo nel suo ruolo, segna gol a raffica e aiuta la sua Roma a vincere il terzo scudetto.

Nella stagione successiva al tricolore (dove la Roma si piazza al secondo posto), con l'arrivo di Cassano,Totti assume un ruolo di seconda punta, in alcune circostanze anche centravanti.

Nella stagione 2003-2004 gioca sempre più da punta infatti realizza 20 Gol in campionato, dimostrandosi in gran forma prima della rassegna europea in Portogallo con la sua Nazionale.



2005 L'ERA SPALLETTI E LA NUOVA VITA DA FALSO NUEVE

Dopo la stagione travagliata del 2004-2005, con l'avvicendarsi sulla panchina giallorossa di Prandelli- Voeller e Del Neri, nel 2005 -2006 arriva Luciano Spalletti, tecnico di grandi speranze che tanto aveva fatto bene nell'Udinese.

Spalletti cambia volto alla Roma proponendo un 4-2-3-1 molto offensivo che si basa su ripartenze veloci e continui inserimenti senza palla dei centrocampisiti (Perrotta e Mancini su tutti) soprattutto grazie ai lanci e ai movimenti illuminanti del suo Capitano con maglia numero 10.






 La Roma in quegli anni è la grande antagonista dell'Inter prima Manciniana e poi Mourinhiana;
Spalletti fa giocare la sua Roma in maniera spumeggiante e guidata dall'estro di Totti,sfiora per due anni lo scudetto.

Totti assume in maniera spettacolare il ruolo di falso centravanti e segna gol a raffica.

Infatti nella stagione post calciopoli, Totti dopo il brutto infortunio della passata stagione,ritorna un calciatore completamente rigenarato e diventa scarpa d'oro della stagione, siglando ben 26 reti in campionato.

2008 AD OGGI: LA FINE DELL'ERA SPALLETTIANA,RANIERI, LUIGI ENRICO E ZEMAN FLOP, FINO A MONSIEUR GARCIA...



Le ultime stagioni Spallettiane vedono Totti sempre abile finalizzatore ma bloccato da piccoli infortuni.
Nella stagione 2009-2010 arriva l'avvicendamento in Panchina tra Spalletti e Ranieri.

Totti sembra giovare di questo cambiamento e con l'arrivo del tecnico Testaccino, segna tantissimi gol tanto da portare la Roma al secondo posto, perdendo il primato solo a poche giornate dalla fine fermata dalla Sampdoria di Pazzini e Cassano.

Le due annate successive sono un vero fallimento per la Roma, prima con Luis Enrique e poi con il Zeman Bis.
Nonostante ciò, Totti segna 11 gol con Luis Enrique (nel ruolo di trequartista) e si rigenera fisicamente con il Boemo risultando essere l'unico a giovare della presenza del Boemo, che ridà al 36enne Capitano giallorosso un'invidiabile freschezza atletica.

La Roma di Garcia è storia di oggi, Totti in 8 presenze segna 3 gol, dispensa numerosi assist per i suoi compagni tornando nel ruolo Spallettiano che tanto gli si addice.





Ora Totti è fuori per infortunio e la Roma non riesce ad essere più il rullo compressore delle prime giornate di campionato.

Si può essere tifosi di qualsiasi squadra, ma nessuno può negare che Totti è forse il miglior calciatore Italiano di tutti i tempi.

K.C.



6 commenti:

  1. Davvero un bell'articolo...ma il numero 1 per me è ancora Baggio.

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  2. Concordo con Marco, e Del Piero dove lo metti?

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  3. Su Baggio posso concordare, è stato il miglior calciatore italiano degli ultimi 20 anni (Totti è subito dietro).
    Sono meno d'accordo su Del Piero (presto faremo uno speciale anche su di lui), come estro calcistico preferisco Totti a Del Piero...
    De gustibus....

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  4. solo una parola Tullio... GRAZIE !!
    N.1 Assoluto ancora meglio di Baggio... ragione di vita!!
    E' un offesa paragonarlo con Del Piero..
    Ce ne renderemo conto soltanto al suo ritiro...quando sarà finito il calcio..
    ultimo degno indossatore della numero 10
    Grazie Capitano!!!

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  5. I gusti sono gusti,ma secondo me Totti può vantare soltanto una cosa in più a Del Piero: una squadra e una società che continuano ancora a credere giustamente in lui, e non è poco; e ci crediamo un pò tutti soprattutto in vista dei mondiali ;)

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  6. Gli scommettitori non hanno dubbi, e nemmeno io!! :D
    Ecco chi vincera il #campionato2014-2015

    http://www.statistiche-lotto.it/scudetto-2014-15-scommesse-paddypower-roma/
    Forza capitano Totti!!! :D
    #SerieA #Calcio #PaddyPower #asroma #juve #milan #inter #napoli

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