Ben vengano le crisi societarie se i risultati in campo sono
questi! In una delle settimane più difficili dell'era Berlusconi, la squadra è riuscita
a isolarsi da un ambiente intossicato da molte polemiche e ha conquistato le
prime vittorie in trasferta di questo inizio di stagione tribolato; dopo il
successo di Glasgow è arrivato anche quello di Catania, sempre con tre gol
all'attivo e questa può davvero essere la settimana della svolta, anche se
bisogna tenere in debito conto che i rossoneri hanno battuto una squadra di
seconda fascia in Europa (anche se a Celtik Park è difficilissimo vincere…e la
storia parla chiaro) e l'ultima in
classifica in serie A, ma ritrovare un po' di continuità , di serenità , di
entusiasmo e di autostima può essere fondamentale per chiudere in bellezza il
2013 e iniziare ancora meglio il nuovo anno. Il gol iniziale di Castro, subìto
con la complicità di un'involontaria e sfortunata deviazione di Bonera, aveva
fatto temere di essere di fronte all'ennesima giornata storta e a un'altra
prestazione deludente, con il classico passo indietro in campionato dopo la
bella partita in Champions, ma questa volta il Milan ha reagito con
determinazione e orgoglio, è riuscito a pareggiare nel primo tempo e a
completare la rimonta nella ripresa e se proprio bisogna trovare un aspetto
negativo nella partita dei rossoneri, si può dire che la gestione del periodo
immediatamente susseguente all'espulsione di Tachtsidis non è stata da grande
squadra, visto che il Milan ha sofferto troppo contro un avversario in
inferiorità numerica, che si è esaltato nelle difficoltà e si è reso pericoloso
più in quei minuti che in precedenza quando era in undici. Poi il terzo gol ha
smorzato la reazione catanese e chiuso la partita, ma è chiaro che non tutti i
problemi sono magicamente risolti da quella che è solo la quarta vittoria in campionato
(prima in trasferta) in quattordici partite e serviranno conferme in partite
più difficili. Da sottolineare che i marcatori rossoneri sono stati Montolivo,
Balotelli e Kakà , ovvero coloro i quali devono essere i trascinatori di questo
Milan ancora convalescente e dare l'esempio ai compagni per uscire
definitivamente dal momento delicato.
Allegri conferma lo schema ad albero di Natale e schiera per
necessità ed emergenza una difesa inedita: davanti a Gabriel (Abbiati,
influenzato, è rimasto a casa) c'è Poli improvvisato terzino destro come nel
finale della partita di Glasgow, con Emanuelson a sinistra (in netta crescita
in quel ruolo) e la coppia centrale Bonera-Silvestre che non ha praticamente
mai giocato insieme (Zapata è squalificato, Mexes ancora indisponibile e Bonera
alla sua terza partita da titolare in una sola settimana dopo 5 mesi di stop
per infortunio); a centrocampo c'è Nocerino nuovamente titolare dopo tanto
tempo al fianco di Montolivo e De Jong (il solito mastino, quest’anno non ha
sbagliato una sola partita), mentre in avanti non ci sono novità o sorprese,
con Birsa e Kakà alle spalle di Balotelli. Teniamo presente che il Milan si è
presentato in Sicilia senza ben dieci giocatori e questo la dice lunga sulla
situazione di eterna emergenza, anche se c'è la buona notizia del rientro di El
Shaarawy che, ovviamente, parte dalla panchina.
Buona presenza di tifosi rossoneri nel settore ospiti del
Massimino, perchè agli irriducibili giunti da Milano nella lontana Sicilia si
aggiungono i tanti sostenitori che abitano al Sud e nella stessa isola e che in
queste occasioni hanno la possibilità di seguire dal vivo il Milan.
Tutto bene quel che finisce bene, ma il riscatto è solo
all'inizio e serviranno altre vittorie e altre conferme per poter davvero dire
che la crisi è definitivamente superata. Per ora queste vittorie possono
bastare a dare entusiasmo ad un ambiente scosso anche da questioni
extratecniche e siccome anche i problemi societari sembrano momentaneamente
risolti, ora bisogna pensare solo ed esclusivamente a vincere e far punti.
Ultima nota (molto lieta) è stata la telefonata di Ibra a
Galliani per rincuorarlo…..e pensare che Zlatan Ibrahimovic e Adriano Galliani
non si erano più sentiti dal momento della cessione al Paris Saint-Germain.
L'asso svedese però ha alzato il telefono nei giorni scorsi per chiamare l'ad
rossonero. Queste le parole di Adriano Galliani rilasciate alla Gazzetta dello
Sport: "E' stata una telefonata che mi ha fatto molto piacere, mi ha detto che gli dispiaceva e che mi vuole bene.
In passato si era arrabbiato per la cessione, perché gli avevo promesso che
sarebbe restato”
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