Pagine

martedì 3 dicembre 2013

JUVE: "COLPO IN TESTA" , LA PAREGGITE DELLA ROMA, IL NAPOLI VINCE MA NON CONVINCE,THOHIR STECCA LA PRIMA...

La quattordicesima giornata di campionato regala alla Juventus un'amara vittoria: si regala il sesto successo consecutivo grazie ad un gol di Llorente (un mix di bravura e fortuna) ma perde Andrea Pirlo per più di un mese. Il regista bresciano salterà la delicata trasferta di Istanbul e molto probabilmente lo scontro diretto contro la Roma il 6 Gennaio.
Certo, è un duro colpo per la signora, perdere Pirlo non è cosa da poco, ma questo non inciderà molto a mio avviso, è inutile continuare a dirlo, ma per l'ultima volta lo farò: la Juve è la più forte, Pirlo o non Pirlo. Ha intensità, ritmo, CU...ore che le permette di vincere partite difficili (ricordiamo che l'Udinese ha disputato una grande gara). Pirlo mancherà, ma Marchisio, anche se non in un momento esaltante della sua carriera, è un degno sostituto e, vista la difficoltà dei competitors e la faciltà del calendario bianconero, non mi stupirebbe vedere la vecchia signora chiudere l'anno con 6-7 punti di vantaggio sulla seconda.

Appunto la seconda: la Roma, che non sa più vincere.
A Bergamo si notano le prime pecche inaspettate: l'erroraccio di De Sanctis sul gol di Brivio. Colpevolizzarlo però sarebbe inopportuno vista la grande stagione che sta disputando (il gol salvato su Pandev in Roma - Napoli vale 4 punti).
Stavolta chi mi ha sorpreso in maniera negativa è stato Garcia, ha messo in campo una squadra fin troppo rinunciataria e solo nel momento del bisogno ha inserito le individualità di Pijanic e Ljajić che gli hanno permesso di pareggiare la partita.
Se per Pijanic c'è l'attenuante che aveva un problemino fisico e non reggeva 90 minuti, è inspiegabile la scelta di Garcia di inserire Marquinho dall'inizio al posto di Ljajić.
Quest'ultimo sarà pur un giocatore discontinuo, ma di vero talento (il gol di Strootman lo dimostra) e, in una squadra già orfana di Totti, non si può rinunciare a giocatori estrosi e di qualità. Lungi da me crocifiggere l'allenatore francese dopo quello che sta facendo e ottenendo con la Roma - unica squadra assieme al Bayern imbattuta nell'Europa che conta -, ma il pareggio di Bergamo è colpa sua più che di De Sanctis.
Ritorna il Napoli che vince contro una sciagurata Lazio, avvicina il secondo posto ormai lontano solo tre punti, vince ma non convince.
Solo un grande Higuain (finalmente tornato il giocatore che tutti conoscono) salvano il Napoli da un'altra scialba prestazione. La squadra di Benitez soffre il pressing della Lazio e non riesce mai ad incidere nella partita con il gioco ma solo con le individualità dei singoli. Appunto, i singoli: il Napoli denota problemi non tattici ma di inadeguatezza in alcuni suoi interpreti (Inler e Armero su tutti). Il Napoli è un cantiere in costruzione ma a gennaio bisognerà comprare calce di qualità per tappare buchi che sono vere e proprie voragini.

Esordio di Thohir a San Siro e l'Inter disputa la peggior partita della stagione (a detta di Mazzarri)!!! Sarà stato un modo per dire al nuovo presidente che l'Inter necessita di nuovi innesti a gennaio? E' perfido e geniale il buon Walter, ma non tanto da perder punti. La Samp di Mihajlovic gioca molto bene, si dimostra una squadra in palla che non va mai sottoritmo e trova il meritato pareggio con un giocatore mai quasi impiegato da Delio Rossi, Renan.
 L'Inter non ha saputo chiudere la partita e in match del genere, quando non la chiudi rischi di subire il pareggio, cosa che puntualmente è accaduta...
Manca un centravanti all'Inter; manca Milto, Icardi sembra impegnato in faccende ben più interessanti :) e Belfodil non è ancora pronto per giocare titolare.
Osvaldo è scontento, Mazzarri sarebbe contentissimo di averlo, "Questo matrimonio s'ha da fare"? Ai posteri l'ardua sentenza.

Per raccontare la partita Fiorentina - Verona,  Adriano Celentano e Mina canterebbero
"Brivido Felino".
Felino (davanti al vero "Re Leone" Batistuta) è il balzo della Fiorentina in classifica che agguanta l'Inter e intravede la zona Champions prima dello scontro diretto in scena domenica a pranzo contro la Roma. Felini non sono stati i due portieri (Neto e Rafael) che sono incappati in una serie d'errori veramente madornali. Julio Cesar aspetta una chiamata poiché Neto non si sta dimostrando all'altezza del resto della squadra viola.
Tolte le prime 5, la classifica è spaccata, il Verona regge al sesto posto ma prepotentemente sta tornando il Milan che, scongiurata la tempesta societaria - almeno per il momento -, si impone facilmente a Catania e ritrova un Balotelli in grande spolvero. Sorprende sempre di più Kaka che, respirando l'aria di Milanello, sta ritrovando estro e spolvero (le polveri bagnate di Madrid sembrano solo un brutto ricordo).
Della Lazio abbiamo parlato prima, squadra onesta dalla mediana in su (Keita e Perea quanto sono forti, mamma mia!), ma disastrosa in difesa, Cana e Ciani non sembrano, anzi, non sono all'altezza di giocare titolari in questa squadra.
La confusione di Petkovic continua, forse dovrebbe acquisire un pò più di "calma Svizzera" :).
In fondo alla classifica e' bagarre: 10 squadre in 8 punti.
Il Sassuolo butta due punti a Cagliari, il Chievo rigenerato dalla cura Corini raggiunge la seconda vittoria consecutiva. Destano profonda preoccupazione il Catania, sempre di più allo sbando e il Livorno che, smarrito Paulinho, ha perso la retta via... Nicola è a rischio. Già, con Spinelli c'era da aspettarselo, mancando Zamparini qualcuno dovrà pur mettersi in mostra, no?

Concludo esprimendo una considerazione sui 9.000 bambini dello Juventus Stadium.
Non ho trovato corretta la decisione della FIGC, una curva chiusa "giustamente" deve restare chiusa, non può essere occupata da bambini, per di più se quest'ultimi insultano il portiere avversario dopo ogni suo rinvio. 

L'ingenuità e la dolcezza dei bambini spesso sopperisce alla maleducazione e all'inciviltà dei più grandi, ma nel caso dello Juventus Stadium, questi bambini sono stati degni sostituti dei loro padri.

K.C.

1 commento: