La
quattordicesima giornata di campionato regala alla Juventus un'amara vittoria: si regala il
sesto successo consecutivo grazie ad un gol di Llorente (un mix di bravura e
fortuna) ma perde Andrea Pirlo per più di un mese. Il regista
bresciano salterà la delicata trasferta di Istanbul e molto probabilmente lo
scontro diretto contro la Roma il 6 Gennaio.
Certo, è un
duro colpo per la signora, perdere Pirlo non è cosa da poco, ma questo non
inciderà molto a mio avviso, è inutile continuare a dirlo, ma per l'ultima volta
lo farò: la Juve è la più forte, Pirlo o non Pirlo. Ha intensità, ritmo, CU...ore che le permette di vincere partite difficili (ricordiamo che l'Udinese
ha disputato una grande gara). Pirlo
mancherà, ma Marchisio, anche se non in un momento esaltante della sua carriera,
è un degno sostituto e, vista la difficoltà dei competitors e la faciltà del
calendario bianconero, non mi stupirebbe vedere la vecchia signora chiudere
l'anno con 6-7 punti di vantaggio sulla seconda.
Appunto la
seconda: la Roma, che non sa più vincere.
A Bergamo si
notano le prime pecche inaspettate: l'erroraccio di De Sanctis sul gol di
Brivio. Colpevolizzarlo però sarebbe inopportuno vista la grande stagione che
sta disputando (il gol salvato su Pandev in Roma - Napoli vale 4 punti).
Stavolta chi mi ha sorpreso
in maniera negativa è stato Garcia, ha messo in campo una squadra fin troppo
rinunciataria e solo nel momento del bisogno ha inserito le individualità di
Pijanic e Ljajić che gli hanno permesso di pareggiare la partita.
Se per
Pijanic c'è l'attenuante che aveva un problemino fisico e non reggeva 90 minuti, è
inspiegabile la scelta di Garcia di inserire Marquinho dall'inizio al posto di Ljajić.
Quest'ultimo
sarà pur un giocatore discontinuo, ma di vero talento (il gol di Strootman lo
dimostra) e, in una squadra già orfana di Totti, non si può rinunciare a
giocatori estrosi e di qualità. Lungi da me crocifiggere l'allenatore francese
dopo quello che sta facendo e ottenendo con la Roma - unica squadra assieme al
Bayern imbattuta nell'Europa che conta -, ma il pareggio di Bergamo è colpa sua più che di
De Sanctis.
Ritorna il
Napoli che vince contro una sciagurata Lazio, avvicina il secondo posto ormai
lontano solo tre punti, vince ma non convince.
Solo un
grande Higuain (finalmente tornato il giocatore che tutti conoscono) salvano
il Napoli da un'altra scialba prestazione. La squadra di Benitez soffre il
pressing della Lazio e non riesce mai ad incidere nella partita con il gioco ma
solo con le individualità dei singoli. Appunto, i singoli: il Napoli denota
problemi non tattici ma di inadeguatezza in alcuni suoi interpreti (Inler e
Armero su tutti). Il Napoli è un cantiere in costruzione ma a gennaio bisognerà
comprare calce di qualità per tappare buchi che sono vere e proprie voragini.
Esordio di
Thohir a San Siro e l'Inter disputa la
peggior partita della stagione (a detta di Mazzarri)!!! Sarà stato un modo per
dire al nuovo presidente che l'Inter necessita di nuovi innesti a gennaio? E'
perfido e geniale il buon Walter, ma non tanto da perder punti. La Samp di
Mihajlovic gioca molto bene, si dimostra una squadra in palla che non va mai
sottoritmo e trova il meritato pareggio con un giocatore mai quasi impiegato da
Delio Rossi, Renan.
L'Inter non ha saputo chiudere la partita e in match del
genere, quando non la chiudi rischi di subire il pareggio, cosa che
puntualmente è accaduta...
Manca un
centravanti all'Inter; manca Milto, Icardi sembra impegnato in faccende ben più
interessanti :) e Belfodil non è ancora pronto per giocare titolare.
Osvaldo è
scontento, Mazzarri sarebbe contentissimo di averlo, "Questo matrimonio
s'ha da fare"? Ai posteri l'ardua sentenza.
Per
raccontare la partita Fiorentina - Verona, Adriano Celentano e Mina canterebbero
"Brivido
Felino".
Felino (davanti al vero "Re Leone" Batistuta) è il balzo della Fiorentina in classifica che agguanta l'Inter e intravede la
zona Champions prima dello scontro diretto in scena domenica a pranzo contro la
Roma. Felini non sono stati i due portieri (Neto e Rafael) che sono incappati
in una serie d'errori veramente madornali. Julio Cesar aspetta una chiamata poiché
Neto non si sta dimostrando all'altezza del resto della squadra viola.
Tolte le
prime 5, la classifica è spaccata, il Verona regge al sesto posto ma
prepotentemente sta tornando il Milan che, scongiurata la tempesta societaria - almeno
per il momento -, si impone facilmente a Catania e ritrova un Balotelli in grande
spolvero. Sorprende sempre di più Kaka che, respirando l'aria di Milanello, sta
ritrovando estro e spolvero (le polveri bagnate di Madrid sembrano solo un
brutto ricordo).
Della Lazio
abbiamo parlato prima, squadra onesta dalla mediana in su (Keita e Perea quanto
sono forti, mamma mia!), ma disastrosa in difesa, Cana e Ciani non sembrano, anzi,
non sono all'altezza di giocare titolari in questa squadra.
La
confusione di Petkovic continua, forse dovrebbe acquisire un pò più di
"calma Svizzera" :).
In fondo
alla classifica e' bagarre: 10 squadre in 8 punti.
Il Sassuolo
butta due punti a Cagliari, il Chievo rigenerato dalla cura Corini raggiunge la
seconda vittoria consecutiva. Destano profonda preoccupazione il Catania, sempre
di più allo sbando e il Livorno che, smarrito Paulinho, ha perso la retta
via... Nicola è a rischio. Già, con Spinelli c'era da aspettarselo, mancando
Zamparini qualcuno dovrà pur mettersi in mostra, no?
Concludo
esprimendo una considerazione sui 9.000 bambini dello Juventus Stadium.
Non ho
trovato corretta la decisione della FIGC, una curva chiusa "giustamente" deve restare chiusa,
non può essere occupata da bambini, per di più se quest'ultimi insultano il
portiere avversario dopo ogni suo rinvio.
L'ingenuità
e la dolcezza dei bambini spesso sopperisce alla maleducazione e all'inciviltà dei più
grandi, ma nel caso dello Juventus Stadium, questi bambini sono stati degni
sostituti dei loro padri.
K.C.
Entro gennaio la Roma va al 3° posto
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