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venerdì 28 febbraio 2014

La Juventus non “perde la Trebisonda”, naviga spedita verso gli ottavi.





Sarebbe noioso iniziare questo articolo sottolineando la voglia di vincere che ha la Juventus, la sua fame, l’estrema facilità con la quale esprime il proprio gioco.
Sarebbe noioso aprire un pezzo parlando di un allenatore che sta trasmettendo energia, aggressività , che proprio nel momento in cui la squadra sembrava aver perso la bussola, ha scelto l’atteggiamento migliore.
In riferimento alla partita di ieri sera, io non parlerò affatto di questo: questo pezzo è dedicato , con mia stessa sorpresa, alle nostre “seconde linee”. Le stesse che ci hanno fatto imprecare svariate volte, in primis in occasione della partita di Coppa Italia contro la Roma, mi hanno stupito ieri sera: così dovrebbe essere sempre, quando il mister chiama, e da un’occasione è necessario rispondere con la migliore prestazione possibile, e la loro, ieri sera, è stata impressionante, ma soprattutto rassicurante.  Se durante una partita della Juventus ti trovi ad esclamare “Ottimo” e poi scopri che si trattava di un passaggio filtrante di Isla, un po’ ti sconvolge la cosa, forse nell’ambiente qualcosa sta cambiando.
E infatti è buona la prestazione della difesa, altrettanto quella di Marchisio che convince molto più di Pogba nelle vesti di vice-Pirlo, Buonissima quella di Osvaldo, che non farà rimpiangere l’assenza di Quagliarella nella lista dei partecipanti alla competizione, e soprattutto ottima la prestazione di Giovinco: migliore in campo, sempre al centro del gioco bianconero, presente e decisivo. Finalmente è arrivato il riscatto, ala faccia di tutti i fischi ricevuti durante la gara di andata.
Questa coppia di attacco verrà riconfermata anche nelle gare degli ottavi, e questa fiducia se la meritano questa volta: il loro lavoro ha avuto una parte importante nella partita, ed è stato anche merito loro se la squadra si è espressa bene, perché Conte fa del movimento degli attaccanti il motore del suo gioco.
La mia passione per l’autocritica però non può farmi tralasciare alcuni dettagli fondamentali: buona la prestazione vero, bella partita sì… ma…
1)      Questa nuova coppia di attaccanti non sega quanto dovrebbe o comunque quanto potrebbe: le occasioni sono state tantissime, molte di più rispetto ai goal. E come ha detto Conte, questi attaccanti dovrebbero arrabbiarsi ogni volta che non riescono a segnare.
2)      La trasferta in questione era abbastanza facile, sebbene lo spettro della Turchia fosse ancora nell’aria, la partita ha dimostrato che si trattava soltanto di un fattore scaramantico e non di un timore reale. E’vero che la Juventus ci ha insegnato più volte che sono i risultati più facili a non arrivare. Non si può dare nulla per scontato.

Quanto durerà il sogno europeo?
Spero di potermi rassicurare sul fatto che la Juventus vuole affrontare questa avventura da protagonista, quale stimolo migliore della finale in casa propria?
La tabella di marcia adesso prevede la Fiorentina agli ottavi …
Non solo. Se consideriamo anche il campionato, una sfortunatissima congiuntura astrale ci costringerà ad incontrare la squadra di Firenze tre volte in dieci giorni. L’unica squadra che è riuscita a battere la Juve in campionato e che farà di tutto per qualificarsi a spese della capolista.
La Juve ha più da perdere: il 4-2  che è nato da una pomeriggio di inferno è la chiave per capire quanto l’attenzione deve restare sempre ai livelli più alti. Saranno sfide tutte da vedere, le cosiddette partita “da tripla” in cui però la Juventus dovrà riscattarsi da quella disfatta,e al tempo stesso dimostrare che è possibile affermarsi anche a livello europeo. Sarà quindi fondamentale ipotecare la qualificazione tra le mura di casa, perché l’atmosfera che troveremo al Franchi sarà davvero incandescente.

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