Sarebbe
noioso iniziare questo articolo sottolineando la voglia di vincere che ha la
Juventus, la sua fame, l’estrema facilità con la quale esprime il proprio
gioco.
Sarebbe
noioso aprire un pezzo parlando di un allenatore che sta trasmettendo energia,
aggressività , che proprio nel momento in cui la squadra sembrava aver perso la
bussola, ha scelto l’atteggiamento migliore.
In
riferimento alla partita di ieri sera, io non parlerò affatto di questo: questo
pezzo è dedicato , con mia stessa sorpresa, alle nostre “seconde linee”. Le
stesse che ci hanno fatto imprecare svariate volte, in primis in occasione
della partita di Coppa Italia contro la Roma, mi hanno stupito ieri sera: così dovrebbe
essere sempre, quando il mister chiama, e da un’occasione è necessario
rispondere con la migliore prestazione possibile, e la loro, ieri sera, è stata
impressionante, ma soprattutto rassicurante. Se durante una partita della Juventus ti trovi
ad esclamare “Ottimo” e poi scopri che si trattava di un passaggio filtrante di
Isla, un po’ ti sconvolge la cosa, forse nell’ambiente qualcosa sta cambiando.
E infatti
è buona la prestazione della difesa, altrettanto quella di Marchisio che
convince molto più di Pogba nelle vesti di vice-Pirlo, Buonissima quella di
Osvaldo, che non farà rimpiangere l’assenza di Quagliarella nella lista dei
partecipanti alla competizione, e soprattutto ottima la prestazione di
Giovinco: migliore in campo, sempre al centro del gioco bianconero, presente e
decisivo. Finalmente è arrivato il riscatto, ala faccia di tutti i fischi
ricevuti durante la gara di andata.
Questa
coppia di attacco verrà riconfermata anche nelle gare degli ottavi, e questa
fiducia se la meritano questa volta: il loro lavoro ha avuto una parte
importante nella partita, ed è stato anche merito loro se la squadra si è
espressa bene, perché Conte fa del movimento degli attaccanti il motore del suo
gioco.
La mia
passione per l’autocritica però non può farmi tralasciare alcuni dettagli
fondamentali: buona la prestazione vero, bella partita sì… ma…
1) Questa nuova coppia di attaccanti non sega quanto dovrebbe o
comunque quanto potrebbe: le occasioni sono state tantissime, molte di più
rispetto ai goal. E come ha detto Conte, questi attaccanti dovrebbero
arrabbiarsi ogni volta che non riescono a segnare.
2) La trasferta in questione era abbastanza facile, sebbene lo
spettro della Turchia fosse ancora nell’aria, la partita ha dimostrato che si
trattava soltanto di un fattore scaramantico e non di un timore reale. E’vero
che la Juventus ci ha insegnato più volte che sono i risultati più facili a non
arrivare. Non si può dare nulla per scontato.
Quanto
durerà il sogno europeo?
Spero di
potermi rassicurare sul fatto che la Juventus vuole affrontare questa avventura
da protagonista, quale stimolo migliore della finale in casa propria?
La
tabella di marcia adesso prevede la Fiorentina agli ottavi …
Non solo.
Se consideriamo anche il campionato, una sfortunatissima congiuntura astrale ci
costringerà ad incontrare la squadra di Firenze tre volte in dieci giorni.
L’unica squadra che è riuscita a battere la Juve in campionato e che farà di
tutto per qualificarsi a spese della capolista.
La Juve
ha più da perdere: il 4-2 che è nato da
una pomeriggio di inferno è la chiave per capire quanto l’attenzione deve
restare sempre ai livelli più alti. Saranno sfide tutte da vedere, le
cosiddette partita “da tripla” in cui però la Juventus dovrà riscattarsi da
quella disfatta,e al tempo stesso dimostrare che è possibile affermarsi anche a
livello europeo. Sarà quindi fondamentale ipotecare la qualificazione tra le
mura di casa, perché l’atmosfera che troveremo al Franchi sarà davvero
incandescente.
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