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lunedì 25 novembre 2013

MILAN: SPROFONDO ROSSONERO



Se ne era parlato tanto dei possibili 3 punti contro il Genoa. Si era detto che potevano essere importanti per lo spirito, per risollevare un po' l'umore. E invece, nonostante il Genoa in 10 uomini dal 35esimo e gli svariati tentativi, il Milan non ce l'ha fatta. La cosa grave è che il giorno dopo si parla principalmente della contestazione. Leggo sui social networks che le polemiche della curva ci starebbero anche, ma non in una gara in cui i rossoneri avrebbero sputato sangue: cose da pazzi, in quanto la curva è stata sempre (e dico sempre!) vicina alla squadra, non solo a San Siro ma anche e soprattutto a Milanello, ma ovviamente (e GIUSTAMENTE) anche loro adesso hanno fatto sentire il loro dissenso verso tutti (società, allenatore, giocatori) che stanno DISONORANDO uno dei club più grandi al mondo! Che poi tutto questo sangue sabato francamente non è che si sia proprio visto. Anche perché se uno avesse voglia di sfogare tutta la frustrazione del momento o se uno sentisse di essere in grado di cambiare le sorti della propria squadra, ad esempio, quando calcia un rigore lo tirerebbe talmente forte che Perin potrebbe anche intuirlo, ma finirebbe in porta pure lui. Oppure, per fare un altro esempio, chi al 94esimo si trova davanti alla porta dopo una carambola tirerebbe una sassata, non sbuccerebbe la palla vedendola terminare a lato sotto lo sconcerto dei tifosi. E allora dov'è il sangue sputato? Certo attaccare per tutta la gara può voler dire qualcosa ma seguendo ogni partita del Milan si capisce benissimo che le tante occasioni avute sabato sono frutto più della disperazione (e del Genoa in 10) che di un gioco ben strutturato e organizzato che purtroppo il Milan quest’anno non ha mai avuto….MAI….tranne che contro il Barcellona a San Siro…unica luce di un inizio di stagione disastroso.
In ogni caso temo proprio che abbia ragione Gasperini, quando in conferenza stampa ha risposto a una domanda su come abbia visto il Milan. Il tecnico del Genoa dice che è difficile trovare le motivazioni quando non ci sono obiettivi. Il primo posto è un'utopia, il terzo un miraggio. Un posto in Europa League non è così allettante. Insomma ha ragione Gasperini: questo Milan ormai del campionato se ne frega. Già martedì probabilmente ci sarà un'altra squadra e un altro spirito a Glasgow. Quindi la contestazione, sempre civile ovviamente, ci sta eccome. Perché ora è più vicina la zona retrocessione di quella Champions. Quindi, chissenefrega se il Milan contro il Genoa ha tirato 39 volte e i rossoblu una.
Allegri non è l’unico responsabile di questa situazione ma anche lui ha le sue colpe (MOLTE) perché il Milan non ha un gioco….purtroppo è un dato di fatto! Gioco sulle fasce neanche a dirlo……quindi lanci lunghi verso l’attaccante e che “dio ce la mandi buona!”.
Nell’anno di Ibra, Thiago Silva e Nesta è andata bene per vari fattori: palla lunga e ci pensava Ibra, Boateng ancora sconosciuto in Italia che “spaccava” le difese avversarie grazie agli spazi lasciati dallo stesso Ibra, Thiago Silva e Nesta che con la loro tecnica sopraffina iniziavano (o almeno cercavano di iniziare) l’azione da dietro ma poi purtroppo spesso si trovavano a dovere fare anche “i centrocampisti dai piedi buoni” in quanto Allegri ha sempre preferito un centrocampo muscolare (FLAMINI – GATTUSO- VAN BOMMEL) mettendo da parte un certo ANDREA PIRLO! Questo gli è costato lo scudetto l’anno successivo e anche alcune “figuracce” in Champions. Il centrocampo, zona fondamentale del campo, zona in cui si basa la fase difensiva e offensiva di una squadra deve essere, a mio avviso, una zona piena di qualità in cui ci può essere anche un Gattuso (magari ce ne fossero in questa squadra gente come lui….)  ma circondato da un centrocampo a rombo con PIRLO – SEEDORF – KAKA’ (con NESTA – MALDINI che di tecnica anche loro ne avevano da vendere)….giusto per ricordare i bei tempi!
Altre colpe di Allegri?

1)      12 milioni per il “non pervenuto” Matri (suo pupillo e richiesto più volte alla società…..colpevole inoltre di averlo assecondato) quando invece sarebbe servito di più un centrocampista (di QUALITA’) e/o un difensore (entrambi sarebbe stato il massimo…ma di questi tempi è un’utopia solo pensarlo!)



2)      Infortuni a ripetizione da 3 anni consecutivi che si propagano da luglio a maggio! Giovani come El Shaarawy e De Sciglio quest’anno praticamente quasi mai utilizzati per una serie di infortuni ripetuti , Pazzini sarebbe dovuto rientrare ad Ottobre e invece siamo quasi a dicembre e di lui nemmeno l’ombra, KAKA’ è già stato fuori un mese ecc ecc

Potrei continuare con altre numerose motivazioni ma mi dilungherei davvero troppo.
Come detto anche la società ha moltissime colpe (anzi, per me è quella che ha più colpe) e gli stessi giocatori, molti, forse la maggior parte, tecnicamente non da Milan. Una volta indossare la maglia del Milan era un privilegio per pochi, adesso qualunque giocatore di Serie A, anche mediocre, può vestire la maglia rossonera.
La stagione ormai è ovviamente compromessa ma siamo sempre a Dicembre (quasi), quindi qualcosa di buono ancora si può fare, come ad esempio lavorare in previsione della prossima stagione, esonerando (già da subito) Allegri (ormai purtroppo molti giocatori non lo seguono più e gli remano contro) e cercando di dare un gioco a questo Milan che da Gennaio 2014, secondo indiscrezioni, potrebbe essere questo (e che personalmente ritengo una buona squadra su cui costruire il futuro):
(MODULO  4 -2 -3 -1): ABBIATI – ABATE – MEXES – RAMI – DE SCIGLIO – MONTOLIVO – DE JONG – HONDA – KAKA’ – EL SHAARAWY – BALOTELLI
Concludo tornando sulla contestazione della Sud: la mancanza di risultati e di gioco non ha fatto altro che alimentare il fuoco degli ultras che hanno mandato giù fino a quando hanno potuto. Poi però arrivi ad un momento in cui esplodi e lo fai con tutta la tua rabbia. Una rabbia motivata dalla mancanza di professionalità da parte di alcuni giocatori della rosa attualmente a disposizione. Gente che, a detta dei tifosi, non ha rispetto per la maglia ma nemmeno per il proprio datore di lavoro e per chi paga per vederli giocare in maniera imbarazzante. La contestazione è stata forte, vibrante, carica di rabbia contro i giocatori ma, allo stesso tempo, piena d’amore per i colori rossoneri. Non a caso, a parlare con i capi della tifoseria, sono usciti due dei giocatori che sanno cosa voglia dire il Milan ovvero Kakà e Christian Abbiati.
Un colloquio breve ma intenso, dove le argomentazioni degli ultras sono state accolte e fatte proprie da due dei capitani di questa squadra che ieri, non appena tutti i giocatori sono arrivati a Milanello, hanno esposto ai loro compagni quanto fattogli notare sabato sera sia nel colloquio sia con i cori che gli striscioni esposti. La partita di domani contro il Celtic è di vitale importanza per la stagione. Uscire da Celtic Park con un risultato negativo vorrebbe dire aver quasi fallito tutta la stagione e probabilmente sarebbe anche la fine dell’avventura di Allegri sulla panchina rossonera.


Emanuele Incitti

1 commento:

  1. Non esiste che il Milan abbia in rosa Costant .. io me ne vergognerei??
    Se fosse un calciatore della Roma gli andrei a strappare la maglia di dosso..
    Campagna acquisti vergognosa ... telenovela Honda ............ manco fosse CR9..

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